
CITTA' INVISIBILI
Città INvisibili è un progetto fotografico ispirato a Le città invisibili di Italo Calvino. Attraverso una rilettura in chiave visiva dell’opera letteraria, il progetto indaga la città come luogo simbolico e umano, attraversato da relazioni di potere, identità, memoria e rappresentazione.
La serie racconta cinque città calviniane attraverso una narrazione costruita per immagini, in cui sei figure femminili e una maschile agiscono come personaggi di un racconto. Le figure maschili, vestite rispettivamente di bianco e di nero, rappresentano Marco Polo e Kublai Kan, diventando presenze simboliche e archetipiche all’interno della narrazione visiva.
Il progetto si sviluppa attraverso immagini in bianco e nero concepite come scene teatrali. La fotografia diventa un dispositivo drammaturgico: ogni scatto è una messa in scena, ogni sequenza un capitolo di una storia più ampia. L’interesse non è rivolto al singolo frammento, ma alla relazione tra le immagini e alla costruzione di un immaginario coerente.
Città INvisibili è concepito come una ricerca in progress, che intende approfondire le città del testo calviniano da molteplici punti di vista: architettonico, di genere, individuale e collettivo. Il progetto è stato esposto dal 2024 in diversi contesti tra Roma e Firenze, tra cui spazi indipendenti, festival culturali, musei e gallerie.
Opere disponibili in edizione limitata.
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OUTERLAND
"OUTERLAND: viaggio ai confini del vuoto" è un cammino visivo tra Svezia e Danimarca.
Durante una periodo di residenza artistica di quindici giorni in un remoto villaggio nel Sud della Svezia, ho sentito la necessità di mettere da parte il ritratto per immergermi in un bianco e nero essenziale, crudo e silenzioso che raccontasse quei luoghi che attraversavo, sospesi in un tempo quasi dimenticato.
Il progetto raccoglie 80 opere di paesaggi naturali, urbani, abitati soltanto in apparenza, che raccontano la solitudine, il mistero e la bellezza dei luoghi che raccontano loro stessi.
In queste immagini, l'assenza diventa presenza, e ogni muro, albero o strada sembra trattenere così il respiro di una storia, suggerire un racconto.
"OUTERLAND" è un invito a sostare nel vuoto.
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